GUARATTELLA CASETTE NAPOLETANITA'

Il teatro delle guarattelle era un teatro vero nel quale anche i burattinai, detti guarattellari o guarattieri, dovevano essere attori per prestare la loro voce ai pupazzi protagonisti sulla scena, che dovevano essere in grado di esprimere qualunque tipo di sentimento umano. Qualsiasi parola detta doveva dare ritmo allo spettacolo. Generalmente le guarattelle avevano dei tratti ben definiti per poter ben rappresentare il proprio personaggio. In particolare gli occhi erano gli elementi più importanti. Quelli un po’ inclinati indicavano malizia, molto inclinati verso il basso suggerivano disgusto, se vicini fra loro risultavano infantili, se avevano la pupilla piccola diventavano inquietanti e così via. Le sensazioni dei pupazzi erano espresse anche attraverso il movimento. Se per esempio un burattino doveva esprime nervosismo si muoveva velocemente entrando e uscendo dalla scena. Per “scena” si intendeva solitamente una scatola di legno vuota. Le rappresentazioni riguardavano sia episodi di corte che di vita campestre e spesso criticavano gli usi e i costumi dell’epoca mettendo in ridicolo le classi governanti. Possiamo affermare che le guarattelle rappresentarono una prima forma di satira oggi solitamente affidata a numerosi comici televisivi.
"Guarattelle" a campana realizzate a mano
Misure h 15 cm, h 20 cm, h 35 cm
All'interno di ogni guarattella, pergamena con la sua storia.
Materiale: ceramica
Made in Italy